Poema Di Terra

Radice ti nomino, 
palpito, 
lampo;
rampicante del sole 
che arrampica 
per le occhiaie del dolore 
ed accende 
sulle mie cosce 
un fosforo di lune.

Albero ti nomino, 
albero, 
parola di carne che sposa 
le mie ore accurate.

Folletto del bosco 
dei miei deliri rossi.

Angelo umano 
che mi semini 
funghi di luce 
tra le ossa;
che espandi 
un oceano tangibile 
nelle vuote sfere del silenzio.

Prestami 
la noria di fede delle tue pupille, 
l'olio del tuo impeto 
l'inchiostro ocra di un poema di terra.

Impregna 
di fiori accesi 
ogni istante 
che prega il dio delle tue assenze.
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07-08-2013 Redazione Oceano Un farsi tutt'uno con la natura che ci circonda e sentirsi parte di essa. Lei è l'inizio del nostro viaggio e ne sarà la fine.

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Pubblicata il 28-07-2013

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