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Al raso passi la vita, 
al raso aspetti la morte, 
su cartoni di marmo 
brinosi di rugiada.

Come il lampione nella piazza 
e la colomba nella fonte, 
sei mobilia urbana 
in presenza della gente.

Un cane lecca la notte 
abbaia e non ti fa caso, 
appena ti rimangono denti 
né pettini i tuoi capelli grassi.

Mendico di tante lune, 
amico di tanto tramonto, 
vagabondo della mia strada 
con sorriso di pagliaccio.

L'orologio segna le ore 
ma sempre con ritardo, 
per non poter servirla 
questo pena il trapasso.