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Arrampico il tuo cielo agonico 
Vinto 
per il nettare del mio sangue

Accento cadere la mia rugiada 
nel tuo crepuscolo brillante, incessante 
in splendore luminoso

Scricchiola l'anfora infinita 
alla sfregatura con le mie labbra assetate 
ti sussurro all'udito la mia carne 
ed alla tua sveglio

Vango la tua aria 
con umidità silenziosa, 
mescolando la fertile proposta 
della mia lingua

Frutto di Luna

Sotto la tua pelle scuote il mio aroma 
- simbiosi vera - 
ed un buco si complica 
nelle milizie della mia camera da letto

Grida - Mordimi - la tua fame 
nera e la tua bocca scivola per il mio sorriso

Chiedo alla follia per te

Gradini di stagione estiva che attizzano il volo 
Con questa sillabata demenza 
E protesta pubblico - Tossicodipendente a te - la mia essenza 
che scopre felice 
la sua bianchezza

Dedito al sapore 
di un'eccitante turbolenza 
infrango con ansia il tramonto del tuo Sole 
per bermi la tua notte intera, 
soffocata di  passione.