Baci di dodici archi

Palmeto perso, oasi 
di gemme insinuanti 
per il velo seminudo 
delle mie gocce regalate 
e corrugate come brezza 
di brine oblique.

Ronde di amore, 
le tue mani di pace, 
arpa per lo sguardo 
che in vetri di parole 
traducono sentimenti, 
sogni, 
e baci di dodici archi.

Ed in quello tabernacolo, 
il rituale infinito tesse ancora 
quelle carezze mistiche, 
unguenti di istanti 
affezionati in dualità 
di aromi anelanti.
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Pubblicata il 22-07-2012

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