Fiore di cemento
Acchiappo qualunque battito rifiutato come tanti e l'argilla tra le mani. Una cavità dove rovescio questi puntini del mio tremante destino. Libo tristezze arcane vedendo l'alveo rinsecchito di questo torrente ristagnato in una palude di sogni. Uno ed un altro continuano a cadere in pantani di dimenticanza, tanta rima, tanta pena, tanto affanno ammutolito. Groviglio sono i miei amori, frutto proibito all'anima; è tanto poco quello che chiedo che alla fine non ho niente Sono gatto che porta a spasso per tetti di nostalgia cercando tra i suoi artigli di aggomitolare tramonti. Miagolo alla luna errante l'opinione che nessuno capisce Perché sono ghiaccio, sono fuoco, sono il verso e sono la prosa, libertà e cattività, viso e croce di una moneta, arcobaleno in bianco e nero in orizzonti di pianto, o mille colori dipingendo la curva di un sorriso; sono fiore impalato in cemento armato di poesia.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
11-10-2012 | Infante Maria Teresa |
bellissima |