Gelido

Negli antipodi del sentimento 
tu sgrani grappoli di tristezza.

Ceppi nutrendosi della tua magrezza 
complicando all'aurora tra tralci.

Artico il battito, fibrilla lamento 
grido soffocato tra tanta sterpaglia.

Nel tuo mondo di brina non c'è bellezza, 
sospettosa fugge dietro il vento.

La mia stella impregnò nel tuo firmamento.

Il viaggio, la solitudine, la goffaggine, 
i sogni, l'ignoranza o la mia rarità 
mi fece amarti nonostante la sofferenza.

Io bruciai la gramigna a fuoco lento.

Separai uve e ti offrii ciliegie.

Graffiai con dolcezza la tua corteccia.

Sciolsi ghiaccioli col mio alito.

La mia anima, galeotto del tuo tormento 
rema contro corrente prega e prega, 
ci fonde amore, il freddo in un pezzo.

Lichene i miei occhi. Le mie ali, cemento...
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Pubblicata il 24-07-2012

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