Tempi morti ed incoerenze di sabbia

A volte gli orologi segnano incoerenze 
e si ostinano ad essere soli di sabbia.

Sulla mensola di un bagno di tugurio 
una macchia di umidità si muove, 
sembra una conchiglia perseguendo ad una perla.
Due ubriachi e le loro birre 
parlano di ubriacare le gambe di una mendicante.
Sui barattoli di spazzatura nel vicolo 
passano gatti leccando i loro giorni eterni, 
di notti uguali, 
alcune bianche altre sporche.
In definitiva, coltelli tagliando le miserie.

Passa la mia voce tra i vetri rotti di bottiglie;
si fende, 
sanguina, 
dice oscenità. 
Sono esse o le mie vene 
quelle che dicono verità, 
quelle che calunniano.

Muore la mendicante 
fesso il suo sesso per un'ostrica umida.
I gatti leccano il suo sangue mischiato con la birra.
Due ubriachi si masturbano tra i barattoli di spazzatura.

I coltelli si spuntano nella mia gola, 
tagliano il ritmo. 
Allora mi trattengo.
Non può mobilitarsi il tempo con gli aghi tagliati 
da soli di sabbia.
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10-12-2014 Trapasso Maurizio Grazie redazione oceano per il bellissimo commento!!!
29-11-2014 Redazione Oceano Un componimento che descrive l’incoerenza del benessere occidentale, l’altra faccia della medaglia, uno spaccato sul degrado e la marginalità delle nostre città.
Nessun opinione traspare..se non qualche domanda... dov’è la coerenza? Quale la verità?quale la calunnia?

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Pubblicata il 24-11-2014

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