Era mia madre

Sul filare dei pensieri
seguiva il volo delle rondini
mentre l’incalzare del tempo
stordiva l’umano sogno di eternità.
Negli occhi,
attimi di esistenza incagliati nei ripetuti
messaggi di perenne incomunicabilità.
Nelle parole,
il presente imperfetto
amplificato dal tempo.
Del corpo 
un nostalgico ricordo
del guscio giovanile.
Evocava  ricordi
che marchiavano come cicatrici.
Cercava il mare
nello specchio di campanili antichi
su una terrazza
dove il percorso del sole
segnava implacabile la scia delle stagioni.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)