Partenze

Sempre ti rivedo
con la mano alzata nel saluto
e gli occhi umidi alla stazione
mentre il treno fuggiva 
tra pensieri sfumati
In lacrime di cristallo 
E tutti quei pezzi di cuore
chiusi in valigia
che cercavano l’altro e l’altrove
sfidando il tempo.
Eppure il nodo di dolore,
all’ombra dell’addio,
dei tanti addii annunciati,
mi lacerava l’anima in tragitti a ritroso
e ogni volta che  la tua immagine spariva dal vetro,
come  un riflesso di memoria  si scioglieva 
nei campi di papaveri,
In quei giorni di luce
che sempre vengono
e poi se ne vanno.
Ti rivedo; accanto mia madre chiusa nel suo dolore,
sempre più piccola
come un puntino lontano.
Ora neanche più quello.
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Pubblicata il 26-08-2013

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Commento dell'autore

In ricordo dei miei genitori....