Ipotesi di melodia

Il silenzio rumoroso delle attese
delle parole spese per modificare
della notte e del domani

curve di promesse
su rami secchi all’ imbrunire.
          
Non langue stolta la fragilità
nutrita da passi appartati dubbi 
da lotte urlate in supposte essenze

calici di vino brillo 
di polvere di pensieri fustigati.
 
Nella friabilità dei sogni
con un valico di brina da varcare
nella bruma vaga dell’ incerto
stride il canto
in ipotesi di melodia.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
26-01-2015 Musicco Mirella Grazie Rita ...
23-01-2015 Vieni Rita Attese mute che invadono in chiacchiere l’introspettivo di sé, attese cariche di frutti, in rami sterili e poco avvezzi ai doni.
Simbolismo in natura con la sinestesi culminante in spazio e tempo: natura prodiga?
Nell’introspettivo etichettato in riflessione capace, nulla è sazio del niente perché esso è lottato, urlato, percosso.
Assenza di cleuasmo, attivo pensiero nella azione transitiva di un numero singolare che di quel IO “di polvere di pensieri fustigati”.
Non sazia, non colma, non arresa, il se seduto ad ascoltare la melodia non stonata.
Complimenti!

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Pubblicata il 20-01-2015

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