Lettere all'amore (in un tempo lunghissimo)
Cento volte sono stata sul punto di scriverti, di gettare via le tue lettere, quelle per cui valeva la pena vivere e vedere la grazia delle tue mani mentre lo facevi davanti a me. Mille volte ho afferrato quelle lettere strette e accartocciate come una palla di neve, ma poi la ragione non ha vinto, ha prevalso il mio istinto di donna tra le tue braccia. Ad ogni assaggio delle tue labbra pulsa il mio cuore tra le gambe e ti afferro come si stringe la tenerezza e vuoti si compiono nei nostri toraci pieni d'estasi come droga fumante. Se potessi raccontare di te oggi ti descriverei così amore mio: un tempo una nave una fonte un passo un quadro un paradiso un mondo capace di accogliere un intero occhio, una montagna piena di gocce del nostro meraviglioso dire e amare. Un placido infinito.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
03-09-2013 | Gori Lucilla | vi ringrazio e faccio tesoro dei vostri generosi commenti ... | |
01-09-2013 | Redazione Oceano | La lettera, un mezzo per spiegare l'intensità di un sentimento, un mezzo per fissare parole non dette nell'impeto dei gesti e della fisicità. Sei davvero eclettica Lucilla, ed è sempre molto piacevole leggerti. |