Abbracciami ancora!
La nebbia confonde il tuo volto ma il cuore lo fa emergere vivo, abbracciami ancora, non essere fiamma che si dilegua tremula nell'ombra di stagioni andate. Le trecce d'oro, nel vento corrono verso aquiloni che volano e svaniscono, ma le tue mani cerco: carezzami ancora, pettinami i lunghi capelli biondi mentre la nebbia incombe a dividere la materia dall'invisibile, dal noto ora ignoto che sgretola la vita consumata nella cenere di ieri, ancora brace nel mio camino, che non ravviva i fuochi estinti, ma solleva cenere negli occhi. Forse una carezza può ancora accendere fiamme dileguare la nebbia oltre i confini e spazi, dove il mare non ha onde ma caldi letti per membra stanche e per occhi che si colmano di luce, di tepori elusi nel giorno che muore e accoglie l'alba. Fermati, non andare dove la cecità vince il cuore che ha occhi anche nel buio, avanza con me e abbracciami ancora, come quando imbruniva e con te non avevo mai paura, perché tu eri la mia montagna dove in cima ammiravo l'infinito, tra le tue braccia, succhiando latte dai tuoi seni, sfioriti.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
10-07-2013 | D'Alo' Anna Maria | Grazie infinite per il lusinghiero commento e soprattutto per la disponibilità e opportunità di far parte di questo meraviglioso Sito, un caro saluto. | |
10-07-2013 | Redazione Oceano | Immagini poetiche di melanconici e teneri ricordi, struggente il desiderio che carezza versi sempre meravigliosi, quali sono i tuoi Anna Maria. |