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Si diventa ciò che il seme conteneva
nel giardino della tua anima,
attendeva il sole della saggezza
la tua terra arata e inseminata
accarezzata dalla pioggia, 
coperta dal gelo degli inverni
dai fiori di primavera
e diventi nuvole che si rincorrono
mare che danza con le onde
polvere d'oro nella sabbia che ti veste
della terra che hai calpestato,
infiniti che si specchiano nell'Infinito.
Diventi ciò che non eri
e non hai mai immaginato d'essere,
non hai mai inseguito l'aquilone
dei tuoi anni che non s'invola
se tu non l'accompagni
se tu sei ancora ancorato
al tuo mare che non si agita
non segue la corrente del divenire.

Divenire non è morire
ma rinascere trasformati
nella metamorfosi del cuore
che vede nuovi orizzonti.