Dove vai?

Dove vai, se ancora non hai finito?
Finito di chiudere le finestre
le porte, le serrande della tua stanza?
Dove vai, se i bagagli sono ancora qui,
disfatti, sparsi qua e là come brandelli di te
che non trovi pace, che ti cerchi e ti smarrisci?
Dove vai, se è ancora giorno 
e il sole non tramonta al tuo orizzonte?

Vado dove l'acqua disseta l'arsura
dove l'illusione non è delusione,
dove danzano i ventri in attesa
della vita che non conosce notte,
vado dove l'amore non è peccato
ma è dentro di me e penetra l'anima
la carne senza dolore e sfama senza
mai saziare per essere sempre cibo
da consumare con la bocca del piacere.

Parto senza bagagli, solo frammenti di me
viaggiano con quel che resta di me
sono rinata dal mio oceano
dai meandri che mi annegavano
ora vedo il sole ... la Luce ...
non acceca, non riscalda
non abbaglia, ma indica la via
smarrita nelle ombre della notte.

Prendo il treno che non conosce stazioni
e sarò da te, di nuovo nel tuo grembo ... 
... Vita!
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12-11-2013 D'Alo' Anna Maria Sì, Rita, descrivo la speranza di rinascere dal grembo di una nuova vita senza dolore e buio, ma solo amore, grazie per aver commentato.
11-10-2013 Vieni Rita Ci descrivi la vita dopo la vita, la speranza che dolore, affanni, desideri, solo un ricordi, seppelliti.
11-10-2013 D'Alo' Anna Maria Grazie Lucilla, vero è un messaggio che lascio ... la Vita oltre la vita...
15-09-2013 Gori Lucilla stupenda Anna ... un incipit che cela un finale che non ti aspetti ...