La matematica dell'uomo
Siamo incognite, insiemi che scavalcano i ponti di mari in tempesta, sottrazioni di giorni andati nel fiumi che scorrono, addizioni di anime che affollano i giardini dell'Eden fiorito nelle menti di chi attende il sole. Siamo espressioni irrisolte nel magma di algebre impolverate dai passi del vento che non ritorna mai all'origine della vita, ma moltiplica gli attimi in anni e giorni che svaniscono nella cenere dei fuochi estinti. Siamo parentesi sulla retta infinita di una vita che traccia parabole, illusorie attese percorse e vissute cerchi chiusi negli angoli bui dei nostri destini, schiusi dopo viaggi di circumnavigazioni geometriche attraversati per essere non solo punti sospesi nell'infinito dei nostri percorsi, ma angoli retti che s'ergono verticali tendenti al cielo dei nostri sogni e non solo piatti, orizzontali verso i mari navigati dai vari numeri di presenze occupate dall'inizio degli evi, smarriti nell'infinito che precede e segue le orme della vita.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
28-09-2013 | D'Alo' Anna Maria |
Vero, sembra stano che la matematica, essendo metodica e razionale, si sposi con la poesia, ma la matematica ti apre l'infinito, proprio come la poesia. |
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28-09-2013 | Redazione Oceano | La perfezione della matematica ben si sposa con la bellezza delle parole e della poesia, aprendo percorsi e disegni imprevedibili. |