Parole mai dette
Parole mai pronunciate, silenzi mai spezzati, solitudini gettate nei sacchi delle immondizie, ammassate in luoghi comuni, invisibili, nel disprezzo generale, di chi guarda e tace, di chi guarda e passa, di chi brandisce la lealtà in nome della verità. Ma quale? Quella falsa dei tanti ipocriti che allungano le mani, perché merce avariata, di quelli che ti considerano una seconda scelta, di chi ti passa accanto e non ti sfiora per paura di esserne contaminata/o? Molte le parole non dette, salite su, per scivolosi pareti rigide, passate attraverso canali stretti, sostate al limitar delle labbra. E le urla, patetiche imitazioni di composti posture, di stati d’animo analizzati e sotto lampade torchiate, non fuoriescono, private della voce, sottoposte alla martellamento incessante di un infuocato interrogatorio. Sei vittima o sei carnefice? Sei sirena che adesca, la sirena di Ulisse dal canto magico e ottenebrante , sei la Circe che trasforma gli uomini in animali, sei Erodiade che indusse Salomè a sedurre Erode, o sei una donna, sola, che nel buio della notte, trovi la morte, nei fari di un’auto assassina, del tuo ex amante o marito, sei la fidanzata di un pervertito, che nasconde viso e male, dietro la maschera di finto perbenismo. Sei Yara, sei Meredith, sei Sara, ma sei un lunghissimo infinito elenco. Parole mai dette quando, ti ritrovi, fiati ansimanti addosso, mani luride e viscide, che ti violano, padri che rompono la sacralità del sangue, mariti che nel tuo sangue trovano gioia e nel dolore, il tuo, ci sguazzano. Sei un dolce fiore, delicato profumo, appena cresciuto sulla soglia del passo alla maturità, ma sei data in sposa, per legge ingiusta del tuo paese, ad “ Maiali sporchi “, dalle mani gentili. Perché pronunciare le tue parole, quando spente e derise, derubate dell’importanza, vengono assalite, coperte della glassa del dubbio e poi infine, accolte. L’uomo trova in sé una giustificazione, una reazione uguale e contraria, al torto ricevuto ( mente malata), ma tu Donna, che giustificazione troverai, dopo il tuo annullamento? Se viva, le cicatrici visibili, potranno cancellarsi, quelle dell’acido difficilmente, ma quelle di te, quelle ormai saldate, incollate, diventate pelle scorticata, ti accompagneranno sino all’ultimo tuo giorno.
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