Riprovando il mio sorriso allo specchio
Ho provato a vestirmi di rotaie cadenzando, di traverse, quel tempo come se il viaggio fosse nell'attesa ed una meta certa all'orizzonte Ho indossato gli applausi di mestiere riprovando il mio sorriso allo specchio troppi volti hanno guardato nel mio ma dei tanti mancava proprio l'uno ma forse non lo immagino nemmeno perché nulla poi cresce senza un seme e i fantasmi della notte toscana agitavano orfane lenzuola e una coppa, al ritorno, sulle spalle pesava su quell'assolata panca di un festivo deserto ferroviario nell'assolo di un cantico temuto Del presente che già vuoi raccontare resta poco da salvare sincero ma fa male ritrovarsi più nudi e un sogno ti rimetti sopra il grido!
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
07-04-2014 | Infante Maria Teresa | Forse la malinconia che segue un momento di estrema felicità presagendo il già ritorno alla normalità . Vero è che la felicità non è altro che un attimo fuggente, mai abbastanza per goderne appieno, con la nostra, sempre, presente razionalità. |