Il pigiama a righi

Un viaggio senza ritorno 
fredda e gelida quella terra.
riscaldata dal calore di una ciminiera
dove veniva bruciata non legna
ma carne umana..

In quel cortile di giochi
guardavi cumuli di occhiali
di giochi e di scarpe..
chiedevi di chi fossero
mentre i tuoi piedini diventano neri dal freddo

Ricordavi il tepore della tua casa
con i tuoi giochi,
il profumo della cucina della mamma
le carezze del babbo..
le favole del nonno..

Ora eri solo in mezzo a tanti visi tristi
spaventati e affamati…
tutti con una divisa
il pigiama a righi..
con un numero..

La sera mentre tremavi 
guardavi in alto la luna
sognavi l’abbraccio della mamma
il bacio della buonanotte
ti addormentavi stringendoti
nel tuo pigiama a righi...
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02-02-2014 Redazione Oceano Quante notti a silenziare rimarrano per poterci ricongiungere finalmente a loro… tenera e intensa lode per chi ha solo sbagliato momento per "vivere"…
01-02-2014 Infante Maria Teresa Struggente nel ricordo, mai abbastanza lontano, mentre il dolore dello strazio dell'innocenza, e dell'indifferenza, sembra rimandarci il conto, come in una fotografia. Complimenti Rosy

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Pubblicata il 25-01-2014

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