Felice pensiero
Stesa lì in terra su brulla arida strada sterrata. Sola, coperta di poveri stracci scarpe di carta corde e legacci. Qual donna tu eri prima che il mondo di te perdesse memoria? Compagni di viaggio, in un viaggio infinito, oggi ti sono una ciotola, un bimbo e un duro bastone. Il tuo stato rispetto. Muto ti osservo penso e rifletto: Quando sei nata in un'umile casa poco t'importa di ciò che non hai poco t'importa di cibo e giochini. Fantasie di bimbi occhi splendenti luminose giornate stelle ridenti e tanto ti basta per una notte serena. Colpa del mondo nel qual ci son io piange il mio cuore per tanto dolore. Qunate illusioni e false speranze quanti giorni di vita senza mai vera vita. Or tu sei dentro in un mondo cruento sfinita e infiacchita da giorni d'inferno ti vien meno la vita. Col capo reclino, poggiato su mano a far da cuscino, e gli occhi tuoi spenti, lamento non t'esce. E mentre t'addormi accanto mi siedo. Il tuo bimbo, rmai solo nel mondo piano ti smuove non comprende il perchè alza lo sguardo e negli occhi mi guarda. Ti prendo una mano e in quell'attimo prima ti sussurro un pensiero. Tu, ora dormi serena, più affanni non hai ma dovunque t'en vai il tuo bimbo felice sempre tu lo saprai.
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