Felice pensiero

Stesa lì in terra
su brulla arida 
strada sterrata. 
Sola, coperta 
di poveri stracci
scarpe di carta
corde e legacci.

Qual donna tu eri
prima che il mondo 
di te perdesse memoria?
Compagni di viaggio,
in un viaggio infinito,
oggi ti sono una ciotola,
un bimbo e un duro bastone.

Il tuo stato rispetto.
Muto ti osservo 
penso e rifletto:

Quando sei nata
in un'umile casa
poco t'importa
di ciò che non hai
poco t'importa
di cibo e giochini.

Fantasie di bimbi 
occhi splendenti
luminose giornate
stelle ridenti
e tanto ti basta
per una notte serena.

Colpa del mondo
nel qual ci son io
piange il mio cuore
per tanto dolore.
Qunate illusioni
e false speranze
quanti giorni di vita
senza mai vera vita.

Or tu sei dentro
in un mondo cruento
sfinita e infiacchita
da giorni d'inferno
ti vien meno la vita.
Col capo reclino,
poggiato su mano 
a far da cuscino,
e gli occhi tuoi spenti,
lamento non t'esce.

E mentre t'addormi
accanto mi siedo.
Il tuo bimbo, 
rmai solo nel mondo 
piano ti smuove
non comprende il perchè
alza lo sguardo e
negli occhi mi guarda.

Ti prendo una mano
e in quell'attimo prima
ti sussurro un pensiero.
Tu, ora dormi serena,
più affanni non hai
ma dovunque t'en vai
il tuo bimbo felice
sempre tu lo saprai.
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