Lebbra !

E poi la carne...
disinvolta ed ineliminabile,
insieme alla pelle si stacca...
come non appartenesse
più al corpo.
Offende la dignità
e quel che resta
di un apparenza
che già non esisteva
insieme a un orgoglio,
che in quelle terre
perde il senso.
Intacca ciò che serve
ad essere protetti
e la bruttezza
delle demarcazioni
non è mai pari al dolore
e alla vergogna.
Donne ridotte a larve...
uomini appassiti
e bambini condannati...
quando il mondo
rimane a guardare
con le mani nelle mani...
perchè
è troppo lontano per sentire
l'odore della morte.
Quella di chi
per sbaglio o per dispetto
non ha mai
cominciato a vivere...
ma solo ad espiare
le colpe di un morbo
che colpisce
chi è troppo lontano dal dolore...
L'INDIFFERENZA-
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20-09-2015 Redazione Oceano Come un morbo che tracima e inonda anime infermi così tu scuoti e definisci e urli alla parte del mondo immonda, tale per la sua indifferenza dinanzi alle atrocità della vita. Nel principio senza fine del nascere per morire, nell’ottusità della stoltezza umana, nella genuflessione del dolore, la tua poesia graffia inesorabilmente nell’abisso della verità.

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Pubblicata il 15-09-2015

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