Mio padre ...e signore !

Padre nostro... padre mio...
primo amore ... e giudizio,
prima regola e supplizio...
quando non gira la vita
e lo specchio ti racconta
quanto gli somiglio.
Padre mio... la cui schiena
è stata la  bussola
che mi ha fatto perdere la rotta.
Padre che non ha ascoltato mai
le parole prima dei rimproveri...
che ha seguito senza camminare ...
che ha condannato senza giudicare.
Per baciarti 
mi sono messa in punta di piedi...
ho elemosinato la stima , la libertà
e un senso di un amore che non ho
conosciuto mai...
Tolte le botte ,
non ho avuto le tue mani...
tranne i ricatti...
non ho avuto i giorni veri... un domani...
Auguri  Papà...è la tua festa...
cerca la mia faccia tra la gente che ti detesta.
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29-03-2016 Redazione Oceano Quanta amarezza nelle tue parole, nel diniego dell’amore, lama inferta ai giorni e ai ricordi. Nel supplizio dell’anima il nulla lambisce i tuoi schianti: sentire infante in pretesa d’ascolto e di calore.

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Pubblicata il 20-03-2016

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