La porta aperta ...

Mi sono fermata ad ascoltare bene le parole...
mi si è stampato addosso un freddo assurdo
ma il dolore è stato poco più di niente...
il male immenso...non mi ha stupito l’addio...
Avevo la consapevolezza della scadenza del tempo...
ma l’abitudine 
di fare della gente  il fulcro dell’anima,
mi aveva dissuasa dal preferire me stessa...
Sono cresciuta con i miei grandi occhi...
diventati grandi e buoni... soli 
hanno spinto forte il carrozzone 
dei miei quattro pagliacci... gli stessi
che mi hanno scarnificato il cuore...
l’ultimo ha usato bene il parlare piano
e l’ascolto finto...
Ha mangiato dentro la mia bocca
e bevuto le mie lacrime insieme al vino,
che ogni volta portavo a mani piene
insieme al pane...
Ha rischiato di essere creduto... ho compreso
le menzogne... mentre mi scopava, per me,
era già caduto...
Adesso posso solo risalire... non ho toccato
il fondo, perchè ho salvato le ali per planare .
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23-01-2017 Redazione Oceano E non resta che aprire le braccia e benedire quegli occhi arguti. Quella pelle ha conosciuto una parte del mondo. Il brivido può essere eterno, se solo fossimo capaci di chiudere gli occhi e lasciarci cadere, tra nuvole di meringa e deliziosi frufru. Poesia dalle mille e variopinte emozioni.

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Pubblicata il 14-01-2017

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