Una lettera mai inviata...

E' stato il costo amaro di questo amore e non immagini neppure quanta sofferenza ho nel cuore per
la distanza che quelle ultime, maledette parole, hanno frapposto fra te e me. Non ho avuto il tempo
di poterti spiegare quello che tento ora di fare, di poterti gridare, ancora, tutto l'amore che
potevo, di poter continuare a sognare di te, di una semplice carezza o di due parole che non mi hai
più pronunciato, forse, solo perché non ne hai più avuto il tempo. Sapessi, tesoro mio, quante volte
 risuona nella mia mente, ormai devastata dalla crudezza della vita, quel deserto di voci che 
l’affollano, il cui sordido eco mi sa doloroso perché s’allontanano per sempre, voci a me care, 
antiche, fresche, recenti, fino all'ultima voce, quella tua, quella che ora, più di ogni altra, mi 
manca. Trascorro le mie giornate sepolto in casa, fra i ricordi e l’amarezza instillata dal rimorso 
per non essere riuscito a parlarti ancora, a dirti le parole che ora, senza la rabbia di quegli 
istanti, escono naturali e fresche come l’acqua alla fonte. 
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28-03-2014 Romano Matteo Colto nel segno... proprio così... Grazie!!!
26-03-2014 Redazione Oceano Una lettera il cui mittente è soprattutto se stesso, nel rammarico di non aver osato, di non aver lottato per la bellezza di un sentimento che ancora strugge l'animo… colma densa di amaro rimpianto.

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Pubblicata il 13-03-2014

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