Profugo

Volevo solo ciò che mi spettava 
per il coraggio di essere ahimè nato
Sognavo che la fame mi fosse perdonata 
e che da vento e pioggia sarei stato riparato 
Cercavo un' altra luna
quella di tutti 
a dare un po' di pace ai miei pensieri oscuri 

Io che percorrevo distese sconfinate 
mi arroventavo al sole ,rubavo la mia vita 

che sono figlio di terra martoriata 
ma come te son stato anch'io cullato 
come topo son morto
dai miei sogni soffocato.
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13-07-2014 Persico M. Rosaria Grazie Rita per la tua cortese attenzione
12-07-2014 Vieni Rita Le attese disattese per chi ha forza e volontà nel mondo del niente e dell’egoismo. Ma la condizione avversa avverte la fame che non si placa e il cuore che s’affanna dietro alle domande. Inutile! I sogni persi prima del respiro, prima di evadere nella fantasia dei colori. E la terra, il luogo della gioia, ora terra di dolore.
12-07-2014 Persico M. Rosaria Grazie Vittoria
11-07-2014 Nenzi Vittoria Amarezza, nostalgia per ciò che poteva essere e non è stato. Sentita e bella.
10-07-2014 Persico M. Rosaria Errata corrige fossi stato riparato ;
Io che son figlio..

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Pubblicata il 09-07-2014

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