Io nasco all'alba
Io nasco all’alba col levar del sole e sono infante che sogna e adagio muore. Canto il risveglio a pelle nuda, musica l’arpa nell’incanto volo, lentamente volo. Ali apparenti. disegnano l’azzurro, volo e gioco, gioco con il vento, trecce di piume a sfidar l’istante, nubi si sfanno per bagnarmi il volto. Io nasco all’alba, con occhi e ali, mani grandi a tenere il mare, bevo la neve, la terra è il solo pane. Sono infante, all’alba, parto del sole, stretti son gli occhi per ignorar la notte.
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27-09-2016 | Redazione Oceano | Principio primordiale della vita, circolo concentrico del nascere e morire, i tuoi versi sono la forza inseguita nei colori del giorno che svela nell’alba speranze. Ed è così che le parole diventano incanti e favola: un sogno raccontato “per ignorar la notte”. |