27 settembre 2016 - San Felice Circeo

L’alba tarda s’insinua tra i tralci,
trainando umor umido di mosto,
sul verde e agri frutti in sonno.
Meraviglioso cielo!
La luna trascina la sua stella
mentre il raggio sorge timido dal mare,
silente è palpitar di vita,
sapore di sospiri e frullii d’ali.
E’ pace la mattina uscir dal letto e
a pelle nuda sognar con la rugiada,
e ascoltarsi coro di natura 
fruscio di brezza tra le labbra schiuse.
Si sveglia piano San Felice oggi,
a occhi chiusi aspetta la campana,
poi lentamente riprende il suo racconto,
che sa di miti, storia e un buon presente,
si sveglia piano guarda dai balconi,
mentre l’estate vien sospinta altrove.
Tepor d’autunno, odor di primavera,
scalda le mura del Borgo sonnolento,
di fiori son cariche le aiuole, l’ulivo preme,
mentre si riempie il tino. 
S’innalza il giorno, spalanca le finestre,
saluta il nonno, l’infante benedice,
ai figli dona la forza del coraggio,
per correre sempre con l’amore in cuore.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
30-09-2016 Redazione Oceano Rievoca un fulgido cielo in movimento, che tra l’allegra natura sorride all’incanto placidamente e mirabilmente descritto. Invoca un’emozione simile all’attimo in cui una mano dolce accarezza le curve della Venere.

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Pubblicata il 29-09-2016

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