Se esiste un Cielo
Chiusa in questa scatola blindata, mordo la sorte e non stringo nulla, muoio di fame e mi manca l’aria, bevo il veleno nella ciotola del fiele. Se esiste un Cielo, si faccia vivo oltre queste mura, lavi la galera dal suo terribile gelo, posando il poi e tepor di primavera. Strato su strato si accumula cemento, il tetto crolla pesante sul domani, disperazione è cappio con lo strozzo, l’uscio marmo incernierato a ferro. Stasera volano fisse ali dannose, parole mute, eresie per un non domani, stasera è tenebra priva di istanti, è fortunale di impietrita voce. Se esiste un Cielo, si affacci oltre le sbarre, con la luce doni una carezza, del suo vento faccia udire canto.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
20-10-2016 | Nenzi Vittoria |
Deve esistere il nostro cielo, apparirà domani oltre l'opaco velo. Grazie Redazione |
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19-10-2016 | Redazione Oceano |
Nel se della vita non è tepore l’aria avvolta a regalare vita ma macigno greve in cumuli di pietra. Chiedendo venia a un cielo che preme a dir ch’esiste, il verso sgretola la parola, sangue e sbarra del verdetto di una pace ferma a raccontare eresia e oblio |