Peregrina
Nude son le orme sulle terre, nude le tracce del peregrinar tra sepolcri e nuove piante, ortiche son viole, nel mio andare errante. Urlo il canto del vespro, una chitarra e una nota di violino, singhiozzo folle tra distese verdi, echi silenti scanditi dal ritmo perenne, eufonia di note. Mi fermerò un mattino, aspetterò il tramonto, patirò parole ballando sulle punte, udrò il sibilo del vento, serrando la porta al vano canto.
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07-11-2016 | Redazione Oceano | Un impeto imprevisto di emozioni scandisce la quotidianità. La vita è una melodia semplice, apprezzata da chi sa cogliere con ardore e passione ogni secondo. |