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Ridi, e
ridi ancora con la bellezza del corpo,
ridi con  mille perle sulle labbra,
e ridi ancora giocando coi capelli,
singhiozzando mandorle e confetti.
Ridi, e
ridi ancora di pancia e cuore gonfio,
e ridi d’utero orfano d’orgasmi,
ridi distesa sull’asfalto dei tuoi bivi,
e ridi ancora con occhi vuoti sui tuoi bui.
Ridi, e 
ridi ancora beffando le notti solitarie,
vomitando il rosso melograno,
ridi sulle culle abbandonate,
sui balconi spogliati dei gerani.
Ridi, e 
ridi ancora bruciando ai raggi della luna,
coprendo sogni col manto delle stelle
ridi nel sonno sconvolgendo la tua pelle,
di quel profumo che è la tua natura.