Radici
Signore, perché Signore, amo si tanto queste mie radici, e le affondo, le affondo nel buio, le aggrappo, le aggrappo alle pietre taglienti, le arrosso del mio stesso sangue? Mi torco di delirio, strappo impossibile, delirio di natura e volo. Mi tendo, mi tendo in libero spirito, mi perdo mi attraggo al mio buio.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
28-02-2017 | Nenzi Vittoria | Grazie! | |
28-02-2017 | Redazione Oceano | Nel buio ritrai le immagini, le persuasioni dei limiti: i tuoi. Spogliando il verso delle tue fragilità, sfiorandolo con l’emozione dell’anima, nulla è più prezioso della sofferenza, dono d’amore. E nell’amore si tinge la forza e la tua poesia. |