Una voce

In questi giorni mi desto con le rondini,
Un’urgenza mi fa uscire all’aria,
Lavare le ciglia con rugiada pura,
Bere il latte lasciato dall’aurora, 
 Leccare il raggio appena nato.
C’è una voce che mi chiama,
La odo arrivare non so da dove,
Forse dal monte soffiando in mezzo al mirto,
Forse dal mare morbido sussurro.
In questi giorni mi vesto di tepore,
Le mani sostenute dal calore,
S’infiammano sciogliendo ogni timore.
Quella voce,
Chiama, 
Blandisce e ruba l’anima.
La odo lontana, limpida,
Armoniosa,
Come volo di gabbiano,
Sale,
Scende fino a tuffarsi nel silenzio.
In questi giorni di prima estate,
Viaggio lontano con la mia follia,
Assorbendo un sapore diverso,
Nuovo, ritorno dall’antico.
Quella voce,
Mi turba e poi mi placa,
Diventa vita poi muore all’orizzonte,
Per sparire oltre l’infinito.
In questi giorni mi desto con le rondini,
Con loro volerò a cercare il sole.
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14-11-2014 Battini Mauro Versi coinvolgenti,con un finale pieno di speranza ...volerò a cercare il sole .
14-07-2014 Nenzi Vittoria grazie Santina.
13-07-2014 Gullotto Santina Esperienza sensibilità in questi versi soavi....di chi sa ascoltare anche il silenzio...
04-07-2014 Nenzi Vittoria Grazie Maria Rosaria.
08-06-2014 Persico M. Rosaria Sei la fata delle parole che con la bacchetta magica da un caos le ordina in versi meravigliosi.
30-05-2014 Nenzi Vittoria Troppa generosità Redazione, ringrazio!
30-05-2014 Redazione Oceano La Redazione ringrazia l’autrice per questi meravigliosi versi. Quella voce udire, attraversare nell'infinito silenzio e spazio, dimorare e quietare in sensi!

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Pubblicata il 27-05-2014

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