Destino ti sfido!
Ferma i tuoi occhi, Infido destino, Bloccali sulla gabbia, Di ferro arrugginito, Dimora coatta, Da me stessa scelta, Cella per frenare istinti, A difesa di sacri sentimenti. Guardami, Mentre forzo il ferro e Esco. Membra dolenti in Corpo indebolito, Scudo del sogno mio residuo. Non cercare altrove, Accetta la sfida, Colpisci me, Un colpo solo al cuore, Sazia l’ingordigia, Col mio veleno muori!
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
12-11-2014 | Redazione Oceano | Adynaton, l’impossibilità di fermare del destino gli eventi, così nella personificazione intesa carne e voce, sostanza in materia, l’autrice sfida, anacenosi , nel discorso chiaro e mirato, uscendo metaforicamente da una gabbia a difesa di sé, in lotta da madre, da donna, da istinto primordiale. Un’opera intensa, versi che si svelano dal primo al l’ultimo, in anacenosi: “Con il mio veleno muori”, quasi un’invettiva ma efficace e d’impatto! |