A mani unite
Ricordi come ridevi Quel giorno che mi buttasti in mare, Mentre di alghe mi rivestivi? Ricordi le nottate piene di stelle, Al timone della barca piena di vite, I fari, le lampare, I presepi sulla costa illuminati, Il vento tiepido, carezzevole, L’acqua ritmo continuo cadenzato, Canto d’amore appena udito? Ricordi l’aroma di caffè, La sambuca con la mosca, Il plaid doppio che ci racchiudeva? “Tesa il fiocco, molla la randa, stammi vicina”! Quanto mare è passato sotto i nostri scafi, Quanti suoni sono diventati pianti, Quanti sogni si sono spenti senza morire. Dammi la mano Dammi un bacio Dammi la tua nostalgia, Che è identica alla mia. Riaccendiamo i sogni, Uniti ce la posiamo fare, Ridiamo di un riso giovane, Incosciente, solo nostro. Preghiamo verso l’est, Vedremo il sole sorgere, Alba tersa Non è andata persa! A mani unite!
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
11-12-2014 | Redazione Oceano | Un inno d’amore attraverso sentimenti e sensazioni che hanno il colore di un cielo infinito, di un profumo di salsedine, di un vedere attraverso l’altro, di un tocco mai disgiunto da chi ha unito le mani nel per sempre di una favola personale. |