Oggi son triste...

Oggi son triste,
Nel tunnel della nebbia il mio passo
Lentamente avanza dal Cristo delle acque
Alla Croce che sul monte vigila e tace.

Passo dopo passo,
Tra brulli sterpi invernali e macchia verde,
Ascolto l’anima che cerca spiegazione,
Di come il giusto interroga coscienza.

Intrisa è la terra di sangue avvelenato,
Trema la gente dalla stessa madre nata,
Morti, minacce, genocidi, orrido domani,
Terrore, seme sparso da figli indottrinati.

Triste è il mio passo ma non si ferma,
Avanza il pensiero sul sentiero noto,
A lasciare l’angoscia creata dall’ignoto,
Per raccogliere il seme d’indulgenza.

In cima al monte la Croce simbolo del Cristo,
Apre la sua parola per noi divina al vento,
“Figli se fosse Cristo il vilipeso e offeso?
Radunate il gregge predicate amore”.

Un mandorlo dal freddo denudato,
Beve il raggio e sboccia il primo fiore.
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24-01-2015 Nenzi Vittoria Grazie.
24-01-2015 Redazione Oceano La tristezza irrompe improvvisa e non c’è suono che possa distogliere il cuore.
L’incerto a volte prende i pensieri, avvolgendoli nella nebbia dell’anima che apre lo sguardo e s’inchina flessa alla deriva del mondo.
Ogni eco vibra d’affanno ma che meraviglia il richiamo al Cristo e all’amore, per germogliare ancora di speranza e continuare il viaggio.
“Un mandorlo dal freddo denudato, /Beve il raggio e sboccia il primo fiore” … è poesia, abbraccio di vita.

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Pubblicata il 19-01-2015

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