Il mio elfo

Piccola dea,
Giocavi sul prato,
Cantavi volando leggera, 
Cogliendo d’infanzia,
Il profumo tremendo.
Scostavo la tenda, 
Guardavo in silenzio,
A non disturbare il regno di sogni.
Il piede lieve lambiva la terra,
La piccola mano margherite contava.
La voce si alzava pian piano,
A far coro con gli angeli in cielo.
Braccia lunghe,
Esili,
Su corpo di giunco,
Collo di cigno.
Il glicine da poco fiorito,
Tingeva d’azzurro la chioma, 
Il pesco donava alle gote il suo rosa, 
Nettare dolce bevevi,
Pelle di miele nel latte.
Oggi, 
Scosto la tenda,
Oggi,
Ti vedo mio elfo,
Corri veloce e sei donna.
Ti stringo mio elfo,
Domani partirai per la vita,
Da lontano inventerò il tuo cammino,
In silenzio a non disturbare il regno dei sogni.
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31-01-2015 Redazione Oceano Creatura del bosco dei sogni, piccola dea, da osservare discretamente dietro la tenda..quanto amore, quanta preoccupazione, quante speranze in quel gesto che scosta la tenda!
Perché una madre non smette mai di pregare per l’avvenire di un figlio, ovunque esso/a sia.

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Pubblicata il 26-01-2015

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