Schiavi senza catene (Cap. III)
Altra piaga maledetta alcool droga e gioco d’azzardo un vortice questo che sta trascinando migliaia di giovani che credono di poter lenire il dolore che portano dentro per la mancanza di normalità di impegno e di famiglia e si rifugiano sempre più in questi vizi maledettamente pericolosi. Mamme costrette a lavorare (chi ha già trovato lavoro in passato) in modo da poter mantenere ai figli tutto quello a cui il progresso ci ha abituati si esce di corsa la mattina si lasciano i figli a scuola e scappando di corsa si arriva al lavoro non sempre si riesce ad avere un lavoro che si possa conciliare con la famiglia quindi non seguendo direttamente i propri figli in questo difficile momento ci si ritrova ad affrontare i peggiori dei problemi. Famiglie distrutte si muore per droga; stordendo in quel veleno anima e mente per evadere da questa vita martoriata o per il vuoto e la solitudine che si sono creati in ogni individuo che ha ormai poco interesse per un lavoro che non è quasi mai quello che si sognava, quindi privati dalla soddisfazione di realizzare le proprie aspirazioni, si finisce col diventare apatici e ancora meno è l’interesse per la vita alla quale non si dà più il giusto valore e quindi si spreca buttando via gli anni migliori, pensando che andando verso visioni irreali si possa avere un mondo diverso quello che veramente si desidera ci si illude di percorrere vie speciali lì dove trovando per qualche ora quei mondi fantastici che niente hanno di vero e di bello ma solo di inutile illusione; triste è dopo il ritorno alla realtà perché nel frattempo nulla è cambiato anzi c’è qualcosa di molto peggio ad aspettare quel ritorno; salute compromessa tristezza e sfiducia amplificata e finché si ritorna indietro è una fortuna ma non sempre si è così fortunati. Quanti giovani si sono incamminati in questa avventura senza ritorno lasciando questa terra e la propria famiglia con disonore e col dolore insopportabile per la perdita della persona amata e con la vergogna per non essere stati in grado di combattere quel mostro del vizio e della dipendenza dalla droga. Si muore sulla strada presi dalla voglia di corsa, dall’euforia che acceca la mente e spingendo sempre più l’acceleratore ci si crede onnipotenti finché qualcuno per sfortuna li ferma perché non è riuscito a vederli in tempo e non sempre il peggio ce l’ha l’incosciente ma ad andarci di mezzo sono quasi sempre i più innocenti. Che dire dell’alcool molto a portata di mano da acquistare anche al super mercato consumato nei locali nelle riunioni tra giovani e non; ma anche in casa ed annebbiando la mente i risultati sono: tantissimi incidenti sulle strade tanto da sembrare un bollettino da guerra liti tra ragazzi abusi di ogni genere ed infine liti anche in famiglia dove si consuma molta violenza celata e coperta dalla più assurda omertà. Infine il gioco d’azzardo piaga inaccettabile in questo tempo di povertà ma che intanto trascina molte persone, facendo credere loro di poter raggiungere una soluzione un modo come un altro per trovare denaro e così vivere bene; un modo a dir poco incosciente di cercare certezze e risoluzioni ai problemi che ci stanno torturando in questi ultimi tempi che ci farà certamente diventare sempre più poveri. Disagio tantissimo che forviando le menti li spinge verso i vizi peggiori così diventando schiavi anche di questo perdono la pace il sonno gli amici in alcuni casi la casa e perfino la famiglia trascurando perfino la stessa persona ridotti come cani randagi ci si ritrovano senza casa e senza padrone perdendo pace e dignità; molte sono le famiglie costrette a scontrarsi tutti i santi giorni snervati da una situazione ormai senza via d’uscita. E cosa fa la legge o lo stato per proteggere da se stessi questi poveri disgraziati prodotto di questa società di crudeli principi che incentivano solo alla disonestà; nulla nessuno fa qualcosa per fermare questo meccanismo che porta guadagni proprio lì, nelle alte sfere e pur di non turbare il proprio tornaconto e i loro bilanci passano sopra tutto e tutti; loro vivono bene hanno tutto anche il superfluo e non potranno certo abituarsi alla vita sobria che una persona onesta è solita vivere figurarsi rinunciare ai lussi e alle comodità ai quali ormai sono abituati. Indietro non si torna più si ha e più si vuole avere a tutti i costi, anche calpestando i sani principi o togliendo agli altri il giusto per vivere dignitosamente. Non si prendono seri provvedimenti per fermare lo scempio che si consuma ogni giorno sotto il sole; perché chi non soffre per la mancanza delle proprie necessità non può capire cosa significa vivere con il minimo indispensabile e privarsi di ogni cosa non arrivare a fine mese e sopra tutto perdere la pace e la sicurezza di una vita normale. Se non vi ravvedete perirete.(Luca 13\5).
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
10-08-2014 | Gullotto Santina | Grazie a questa redazione attenta e accurata nei suoi commenti.. | |
10-08-2014 | Redazione Oceano |
Continua il percorso dell’autrice, una analisi delle piaghe che infettano la società, motivi, azioni, fatti, sotto l’occhio poco attento e guida di un adesso di disillusioni e amarezze. Chi può non agisce e chi agisce è poco accorto e conserva la parte migliore per gli ingordi. |