Sognerò di sogni

Ancorato ai margini del silenzio
stringo tra le braccia il vento,
quando nel ritrovarti dentro fragili sorrisi
mi muore una lacrima sul cuore.

Ed è un ricordo ad urlare il suo affanno,
amandoti ancora in un muto parlare
che resta canto nell’anima.

Respirandoti,
dove tutto respira ancora
sotto lenzuola bagnate d’umidi baci,
s’arrestano le notti e mi ritorni
profonda come ruga dentro al petto.

Saprai mai se dentro quest’assenza di parole sfatte
resta ancora una solitudine non arresa?
se nel pensarti in quei perché senza risposta
sorseggio carezze assenti?

Ti vedo in ogni senso,
in quell’andare di fragili insonnie
che mi strappano la ragione,
quando nella memoria d’un tempo
di te è il ritorno anche sotto la pelle
che vorace ti profana la carne.

Sarà dei giorni a vivermi il coraggio,
incatenando alle pareti rocciose del cuore
quest’instancabile tenerezza
che come canto nella notte
ancora mi ride agli occhi.

E sognerò di sogni
per una stella che non muore,
in un silenzio amico che mi scruta gli occhi,
dentro un dispiacere che affoga sopra calici di vetro
scucendo ricordi dentro strappi di assenze
al bivio di pensieri smarriti nel mare della vita.
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09-05-2016 Redazione Oceano Meraviglioso incedere delle parole scavate dentro l’emozione. Una pulsazione di battiti che regala al verso l’eternità dei sogni: unico bagliore nei ricordi vivi nell’assenza.