Pablo

Ho smesso,
una sera di dicembre,
di aspettare invano il ritorno,
quando tra le pieghe dei giorni
ti sentivo essermi
scenario senza luci.

Ho smesso,
di continuare ad accendere
l’abat jour dei ricordi,
ed ho spento la voce
di quei ricordi affollati
al capezzale del cuore.

Siedo, in quelle crepe che ho dentro,
quando a sfogliarmi nei giorni
mi sento un calendario
senza santi da ricordare.

E mi raccolgo le parole,
smarrite per strada,
ingoiate dal dubbio,
quando al calare della notte
anche la luna mi guarda afflitta.

Sapessi amarti di quell’amore
che il cielo dona al mare,
distanti ma presenti.
Potessi dirti quanto di te
ancora resta nel profumo
d’una sciarpa appesa
nell’armadio dei ricordi.

Ma resti un racconto da dimenticare,
sforzandomi di tacere l’emozione
in quei perché senza rispetto,
quando a scompigliarmi le ore
resti un sogno infranto
sul finire dei miei giorni.
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