Ed è il tuo profumo ancora
Ed è il tuo profumo che ancora mi piange i pomeriggi passati al morir del giorno. Mi sazio invano di quelle parole di pietra che m'incespicano i passi in questa vita che è un insulto all'amore che ho amato. E si nascondono i graffi in un mare di cemento lastricato di sorrisi, dove urlano le pietre che hanno baciato i tuoi passi. Mi siede il diavolo sul cuore, sputando sui miei sogni lo sperma gelido del suo disprezzo. Sono corona divenuta polvere, sono supplica, di voci stanche, sui fiumi d'un viverti che lentamente si sta spegnendo.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
25-05-2014 | Angrisani Salvo Learco | ...non alla ricerca "del" passato, ma di "quel" passato ancora presente che graffia le pareti d'un fragile cuore di cristallo. Grazie Redazione. | |
25-05-2014 | Redazione Oceano | L’intensità emotiva dell’autore trova spazio in questi versi. Alla ricerca o alla rincorsa del passato. |