Delirium

Non resta che un dipinto
sbiadito in quest'attesa
finita nella cenere.
Mi sanguina dalle narici
il vento crudele che respiro
negli affanni regalati.
Malato nel sangue adesso,
ecco il motivo d'un Dio
che t'ha messo sul mio cammino.
Poeta macchiato nel sangue
dal tuo stesso sangue,
senza metafore né esibizioni.
E sorrido tremante allo specchio
a consolare un cuore che presto,
dopo i ricordi violentati ripetutamente,
anch'esso morrà.
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31-05-2014 Redazione Oceano Ricordi! Il dolore è nel respiro, nel vagito di questa realtà. La sofferenza è forse espiazione? No, per un uomo in cammino, intriso di normalità tra gioie e amori, è il corso ordinario d’un sentimento concluso.

Pubblicata il 28-05-2014

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Commento dell'autore

Fine. Quanti cuori ha
spezzato questa breve parola.
E forse è stata pensata
così corta, proprio per
rendere ancora più veloce
quel momento di dolore, che
di certo non cambierebbe
con un "gioco" lungo
d'inutili parole.

Ed è incredibile come questa
piccolissima parola, riesca
a portarsi via la nostra
storia e tutto quello che
c'è stato. Che brutta parola
quando la senti entrare.
Quando con tutta la sua forza,
riesce a farsi spazio dentro
te. E poi ti lascia a pezzi
per la strada. Una singola
parola. Un potere così grande,
enorme, dove alla fine...
non ci si ritrova più.