E sarà di sempre
Non ho più viaggi da ricordare in quest'eclissarsi di maschere di rame. E raccolgo piume strappate morse dal vento in uno squarciare il cielo d'un passato che apre gli occhi anche ai ciechi. Odore d'un bacio lasciato marcire sotto mille roventi soli che mi fuma l'ansia come cane randagio accanto a papaveri invecchiati da estirpare. Mi diviene inverno il tuo ricordo, sigaretta calpestata dal vento, disperazione d'un folle poeta venuto da lontano per morire da solo in quella pace che tanto aveva sentito predicare. Ma se ne lavò le mani il carnefice, occhi bugiardi che non conoscevano fame, preghiera morta sull'altare della menzogna. E sarà di sempre quell'amaro in bocca, d'un guardare uno sbiadito dipinto sulla tela stracciata, di anni gettati al vento.
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23-12-2014 | Redazione Oceano | La rabbia del tempo perso con chi non ci merita traspare forte nei ricordi di chi scrive, ricordi che sarebbe meglio calpestare come sigarette ancora accese e senza aroma alcuno. |