Attendono me
Prima o poi li raccoglierò quei quattro pezzi di cuore a piccoli morsi strappati e sputati sul bordo di un fosso. Prima o poi li raccoglierò. Privi di vista di un senso che li guidi di invisibili zampe provvisti s’affannano svelti urtando tra loro e contro pareti fantasma. Persi, smarriti. Impauriti. La bocca spalancata ad attendere come piccoli uccelli nel nido stridenti. Attendono il rigurgitato pasto. Attendono me. Prima o poi li leccherò quei quattro pezzi di cuore a piccoli morsi strappati e li incollerò nell’angolo in alto a coprire i fori di una trivellata anima. Li incollerò come un francobollo su una lettera d’amore. E la rispedirò quest’anima mia col suo cuore rattoppato. La rispedirò al di là delle costole là, dov’è il suo posto là, dove più non duole.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
19-04-2015 | Lorenzini Clara |
Grazie Redazione. Commento bellissimo ed emozionante! |
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19-04-2015 | Redazione Oceano |
Quale parola non direbbe così intensa tra le tue mani che macchiano le pagine in sussulti. Cogliendo tra rabbia e delusione stralci di vita vogliosa di speranza, tutto appare spento e allo stesso tempo aggrappato tra le mani per poter risalire brandelli d’emozioni. Intensamente malinconica la tua lirica rapisce i sensi e giunge nella nostra anima tesa a raccogliere “… quei quattro pezzi di cuore…”. |