E faremo poi l'amore...
Non più cemento ma... brividi a solleticarmi i piedi e avrò pensieri di dolce compagna e misteri di notti rubate a Morfeo e ai suoi papaveri. A te donerò albe quando mi baciano e appenderò abiti alla luna quando sorniona ci guarda e sarà festa quando è sera e mi regalerai vent'anni di sguardi come fossero ventagli appesi con fili di seta e faremo poi l'amore come la prima volta e un'altra ancora e metterò il bavaglio al freddo perchè non si sogni di gelarmi il petto. A te darò di settembre tutte le foglie che ardono prima di cadere per poi adagiarsi come tappeti riversi sui seni avidi della terra arida e mai sazia. Riporterò sui fianchi ...certezze dismesse e stelle cadenti sospese a mezz'aria. Farò di me la luce che filtra dalla persiana a riflettere sulle pareti della stanza assonnata e di te farò il fiore nel bicchiere che si disseta come letto di fiume a primavera.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
17-01-2016 | Infante Maria Teresa | Un cantico d'amore, sensualmente armonioso |