L'asino
Erta è la salita di sassi fratti colma e appuntiti del grigio asino e solo, pei viottoli montani; e abbacinato talora da radi attimi di luce taglienti l'aere, che violacei barlumi bagnano di colore, sulla vecchia e spelacchiata pellaccia va senza causa o fine, in su le vette aguzze che lo mirano storto ed ei mira di lontano, e tali, là all'orizzonte ameno permangono. Ma poscia che il germogliar di fiori li sentieri odorati invade al tenero tiepido sole, allor gli occhi suoi prende un novello nitore, e delicato posando sull'erbetta gli stremati zoccoli e il travaglio usato, mira vicine le creste rocciose e il stringe nel core affranto poc'anzi una nova dolcezza e di risposte un più albo sembrar.
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25-01-2015 | Redazione Oceano |
Una lirica simpaticamente vivace. Nei versi l’asino percorre strade faticose, come di consueto noi lo ritraiamo mentre la natura scorre intorno al suo percorso. Le immagini fluiscono in un paesaggio quasi impervio, intonato alla sua“… vecchia e splendida pellaccia …” e, tra sentieri e luccichii di sole, consuma il suo cammino, trafelato da passi inarrestabili. Nella lirica un dipinto descrittivo che ruota intorno le parole come una vecchia pellicola in movimento. |