Pallone
Sono l'aria in prigione condannata alla reclusione del cuoio che mi separa dal mondo. Sono l'aria isterica che vuole scoppiare e tornare perdendosi da dove è venuta da dove è stata rubata galeotta nella sfera. Solco l'erba ma non respiro condannata per sempre a vivere in apnea senza respirare me stessa. M'imprigionano talvolta nella rete e sempre piangono dei guanti caduti e a chi mi ha pestato con l'ultimo calcio si squarciano nel petto le lacrime gli squilli di attese azzurrità. Ma io aspetto trepidante la lama la spina il rovo per liberarmi dal confino perverso e inghiottire a pieni polmoni la freschezza di me stessa.
data | autore | commento (si può commentare solo se si è loggati) | |
03-11-2015 | Nobile Marianna | complimenti all'autore. | |
08-04-2015 | Redazione Oceano |
Originale componimento in cui personificazioni e metafore s’inseguono con levità. Complimenti all’autore. |