Parentesi
Spesso di notte arrivo riarso respirato dal vento a questo declivio che s'affaccia a valle carezzato dai fumi neri del buio che trabocca Di rado lo turba di lontano un tremolio di luci che tentenna: riluce si spegne traballa si spegne (l'accompagnano sparuti rombi di motore accoccolati sui colli asfaltati il raspare remoto di serpi tra sterpi l'abbaìo lontano di un cane solo) Salto nelle parentesi della vita quando si stacca la penna dal foglio Allora lasciatemi qui da solo con l'ombra che si nasconde buttato a caso respirato dal vento È l'inciso che non vorrei mai chiudere
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25-04-2015 | Redazione Oceano |
Tra giorno e notte, tra ombre e luci, tra sospiri e respiri si compiono le vite lasciandosi dietro delusioni, perdite, amori ma trovandosi anche raggomitolati per vie ove la penna è solo conforto. |