Lasciami andare
Affossato nel madido giaciglio Mi aggrappo con assillo alla vita La massa ha varcato il letargo Lo spirito nicchia nella farneticante veglia Figlio che mi sorreggi Partecipe del travaglio Abbandona l’alacre stretta Così da levare il mio soffio ineluttabile Proteso verso l’infinito.
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06-02-2015 | Redazione Oceano |
Spasmo, volo dentro te, squarcio, immensamente sparsi in ogni tua parola. Non un urlo a lacerare il verso e le parole ma l’invoco del silenzio, spento ad alleviare pause di dolore e l’affanno della vita che non ha canto se non per chi veglia i tuoi sospiri. |
Elenco opere (*)commenti
- . (1) Conforto speziato
- 1. (1) Lasciami andare
- 2. (2) Afflizione marina
- 3. (2) L'attesa del ritorno
- 4. (2) Cadenze ineludibili
- 5. (2) Nell'occhio del ciclone
- 6. (2) A Cesenatico 07/02/2015
- 7. (3) Lettere ai tempi di FaceBook
- 8. (1) Galaverna albeggiante
- 9. (2) Sempiterni ritorni
- 10. (1) Sopra la bruma
- 11. (1) Sulla battigia d'inverno
- 12. (1) Integrità
- 13. (1) Meriggio di Carnevale
- 14. (1) Gemme sepolcrali
- 15. (1) Pozzanghera
- 16. (1) Siderale parvenza
- 17. (1) Sprizzo di primavera
- 18. (1) Incanto notturno
- 19. (1) Piramide di ciocchi
- 20. (1) Sui pattini
- 21. (2) Equinozio di primavera
- 22. (1) Primavera di Romagna
- 23. (2) La lungofiume direzione mare
- 24. (1) Percorsi bizzarri a Cesena
- 25. (1) Chiara luce
- 26. (1) Nelle sere di maggio
- 27. (1) Col cuore in Romagna
Pubblicata il 02-02-2015
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Commento dell'autore
Esortazione di un padre a un figlio che non vuole lasciarlo andare, malgrado sia in una profonda sofferenza fisica e psichica