Afflizione marina

Ti ho qui dinnanzi e non so cosa pensare
Vorrei calarmi tra le tue braccia
Ma sei troppo gelido per il mio friabile essere

Così penso alla tua immensità
E a quello che sei per me
Sostanza perturbabile di un mesto inverno.
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19-02-2015 Dall'Ara Chiara Vi ringrazio per la menzione.
Questa poesia la scrissi quando avevo 17 anni, naturalmente con altre parole, più semplici, da ragazzina.
L'ho ripresa, adattandola al presente e alla maturità acquisita.
07-02-2015 Redazione Oceano Nel tuo avvolgere, passi dentro la sua anima, vorresti fasciarti della sua pelle timorosa del suo essere freddo per il tuo sentire. Nei tuoi versi, scandagliati sull’infinito, ali compresse dal suo io; desidereresti che il calore colma pago mentre chini per accettare quel che resta ed è.