Nell'occhio del ciclone

Subissato dal convulso fortunale
Gravito ciondolante tra le macerie 
Sospeso nella mirabile ignavia

Scruto le stagioni scorrermi dinanzi
Vaglio interagenti universi siderali
Rianimando il respiro ammansito

Odo la furia risucchiante
Trascendo rivelanti vortici
Fluttuando in oracoli redenti

Soggiogante turbinio di assunzione.
data autore commento (si può commentare solo se si è loggati)
11-02-2015 Dall'Ara Chiara Lascio un po' decantare la poesia poi cercherò il centro.
Grazie
11-02-2015 Redazione Oceano Confusa e smarrita senza centro.
Tutto scorre nella stasi dell’esistere mobile.
Ed ancora confusa smarrita senza centro!