Pozzanghera
Lacrima il cielo Argute gocciole pizzicano il suolo Melodici tamburelli sobbalzano in stille salienti Accoglie indulgente il drappo erbato Florido terriccio grondante ardore Focolare del caparbio ticchettio Eppur, dall’ordine limaccioso Fluisce il rivo villano Insinuoso ruscello bramoso d’alcova Essenza trapelante l’effimero alveo Quietamente, si forgia in sostanza Riverbero di linfa contemplante la volta Ritratto fuggente di anime librate
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01-03-2015 | Redazione Oceano |
Piove e lo sguardo affonda con tutto il suo sentire verso il verso che qui conduce da protagonista. Piove e avida beve la terra rorida di vita che di seme in gemma circonda il prato proteso ai dì che s’inchinano al cielo. Su questa terra posa l’orma che calpesta e nella pozzanghera affonda lo sguardo di chi si specchia essenza che trae sostanza ed offre senza poi dimorare. Un’autrice che incanta al suo canto musicale. |